Ogni estate ha il suo giallo. E quest’anno, il più chiacchierato non è un delitto, ma la sparizione strategica della Premier Giorgia Meloni. Nessuno sa dove sia. Tutti provano a indovinare. E più aumentano le indiscrezioni, più cresce il sospetto che la vera vacanza sia sfuggire… all’Italia.
Dopo un’apparizione-lampo nelle Marche per sostenere Francesco Acquaroli, Meloni ha ancora una settimana di lavoro prima della pausa. Ma dove andrà davvero? Nessuno lo dice. E chi lo sa, finge di non sapere. Un suo fedelissimo ammette: “Mi guardo bene dal chiederlo. Così se la beccano, io non c’entro”.
Perché sì, Giorgia non vuole essere “stanata”. Lo ricorda bene il caos del 2023, quando venne assediata dai cronisti fuori dai cancelli della masseria pugliese dove soggiornava. Quest’anno si parla di vacanza in barca, per stare alla larga da tutto e tutti. Solo mare aperto e notti in rada. Lontano da teleobiettivi e microfoni.
Ma le ipotesi si moltiplicano. Villa al Torrino? Troppo banale. Porto Ercole o Isola del Giglio? Forse. Sardegna? Qualcuno giura: “Andrà lì, come sempre”. Altri parlano di “combinazione segreta”: un po’ Argentario, un po’ Sardegna. C’è persino chi teme un blitz all’estero, come quel viaggio-lampo in Albania dell’anno scorso dal premier Edir Rama, che scatenò un’ondata di polemiche e accuse di diplomazia occulta in bikini.
E intanto, alla masseria che la ospitò in passato, non risulta alcuna prenotazione. Ma si sa: “Per la Premier, un posto si trova sempre”. Il vero punto è: perché tutto questo mistero? Si parla di “fuga dalla stampa”, ma anche di “vacanze cannibalizzate” da dossier roventi — come i rialzi alle dogane che pendono come una spada di Damocle sulle scrivanie romane.
La verità? Forse non importa nemmeno dove sia. Conta solo che la Premier d’Italia, in estate, scompare come una spia sotto copertura. E questo dice più di mille comunicati.