Doveva essere una serata di musica e festa. Invece, si è trasformata in un incubo per Marco Carta e i suoi fan. Poche ore prima del concerto previsto a Porto Torres, in Sardegna, il cantante è stato colpito da un malore improvviso ed è stato ricoverato d’urgenza all’ospedale San Donato di Milano.
Il live è stato annullato all’ultimo minuto, lasciando centinaia di fan sotto shock. Lo staff dell’artista ha cercato di rassicurare il pubblico con un messaggio sui social, ma il tono scelto non ha fatto altro che alimentare i sospetti. Si parla di “cause inderogabili” e viene diffusa una foto inquietante: il braccio di Marco, fasciato e con il braccialetto identificativo dell’ospedale. Nessun sorriso. Nessuna spiegazione chiara.
Le condizioni di salute sono state definite “stabili”, ma la tensione è altissima. Anche perché, secondo fonti vicine all’artista, Carta avrebbe voluto comunque salire sul palco, ma sono stati i medici a bloccarlo per motivi precauzionali.
Un gesto da professionista? O una dimostrazione che la pressione sugli artisti è diventata insostenibile? Per molti fan, il fatto che Marco fosse pronto a rischiare la propria salute pur di esibirsi è tanto ammirevole quanto inquietante.
E intanto, nessuno chiarisce la vera natura del malore. Solo silenzi, allusioni, e la speranza che “si risolva positivamente”. Ma cosa c’è davvero dietro questo improvviso blackout? Solo stanchezza? Stress? O qualcos’altro che si preferisce non dire?
Una cosa è certa: quando la musica si interrompe senza spiegazioni, il rumore della preoccupazione diventa assordante.