Durante un pomeriggio televisivo apparentemente come tanti, il confine tra critica politica e attacco personale è stato travolto come da un’onda improvvisa. Vittoria Baldino, parlamentare calabrese, ospite di una trasmissione in diretta, ha pronunciato parole che hanno gelato lo studio e acceso un fuoco di polemiche in tutto il Paese.
Parlando del caso al Masri, Baldino ha esordito con una frase destinata a rimbalzare ovunque:
«La presidente del Consiglio? Sinceramente, scusate, ma mi fa schifo. Schifo. Fa schifo. Mi fa schifo».
Un attacco frontale, reiterato e senza filtri, che ha spiazzato gli altri ospiti e messo in seria difficoltà la conduttrice Costanza Calabrese. Quest’ultima, tentando di riportare il dibattito entro i binari dell’educazione, ha invitato la deputata a moderare i termini:
«Possiamo usare comunque delle parole sempre nel rispetto dell’educazione…».
Ma l’appello è caduto nel vuoto. Baldino ha insistito, mantenendo il tono e alimentando la tensione già alta.
La reazione di Fratelli d’Italia non si è fatta attendere. In una nota durissima, il partito di Giorgia Meloni ha replicato:
«I loro insulti sono lo specchio di una sinistra a corto di argomenti, che scende ogni giorno più in basso senza vergogna. È il metodo grillino».
Il caso ha diviso l’opinione pubblica: c’è chi applaude il coraggio di dire “le cose come stanno” e chi, invece, denuncia il degrado del linguaggio politico. La vicenda solleva una domanda che brucia: stiamo assistendo a un legittimo sfogo politico o a un imbarbarimento irreversibile del dibattito pubblico?