Buddusò (Sassari) – Un delitto freddo e spietato ha sconvolto la comunità sarda nella notte tra il 7 e l’8 agosto. Marco Puseddu, 51 anni, residente a Cagliari ma originario di Portoscuso, è stato ucciso mentre si trovava all’interno della sede dell’associazione del 118 Intervola, dove da appena un mese prestava servizio come soccorritore.
Secondo le prime ricostruzioni, un uomo si sarebbe presentato alla porta chiedendo espressamente di lui. Una volta davanti a Puseddu, avrebbe esploso più colpi di pistola a distanza ravvicinata, per poi fuggire a piedi nel buio. I colleghi presenti hanno tentato disperatamente di rianimarlo, ma ogni sforzo si è rivelato inutile: il soccorritore è morto sul posto.
Le cause dell’omicidio restano avvolte nel mistero. Nessun movente è stato ancora chiarito e gli inquirenti non escludono alcuna pista. Le indagini sono affidate ai carabinieri della compagnia di Ozieri, che stanno raccogliendo testimonianze e verificando eventuali immagini di videosorveglianza nella zona.
L’omicidio di Marco Puseddu lascia senza parole non solo chi lo conosceva, ma l’intera comunità del soccorso, colpita dalla brutalità di un attacco avvenuto proprio in un luogo dedicato a salvare vite.