Una scena di violenza domestica, ripresa dalle telecamere interne di un’abitazione, sta scuotendo l’opinione pubblica e travolgendo la carriera politica di un sindaco. Diego Cadillo Crisostomo, conosciuto come Diego Flex, primo cittadino di Medio Mondo – località del distretto di Vegueta, nella regione di Lima – è stato arrestato martedì mattina con l’accusa di violenza di genere e con l’ipotesi aggravata di tentato femminicidio.
Il filmato, lungo appena 12 secondi ma di una violenza sconvolgente, mostra l’uomo colpire ripetutamente la moglie con pugni e ginocchiate. A rendere la scena ancora più devastante è la presenza della figlia della coppia, costretta ad assistere impotente all’aggressione.
L’episodio, avvenuto nella notte tra il 4 e il 5 agosto, è stato confermato dalle autorità: la donna ha riportato lesioni visibili, documentate sia nella denuncia che dalle immagini. Diffuso sui social, il video è diventato virale in poche ore, generando indignazione e rabbia non solo in Perù, ma anche oltre i confini nazionali.
Mentre l’inchiesta prosegue, il caso solleva interrogativi urgenti sulla violenza domestica e sul ruolo di figure pubbliche accusate di reati così gravi. Per molti cittadini, non si tratta solo di un crimine, ma di un tradimento del mandato pubblico e dell’etica che un sindaco dovrebbe incarnare.