Nemmeno luci lampeggianti, sirene d’allarme e un blackout hanno scalfito la concentrazione di Jannik Sinner. Nel match di Cincinnati contro Diallo, l’azzurro ha affrontato una partita surreale: un allarme antincendio in pieno gioco, interrotto da un sorriso ironico e un «Ma possiamo giocare?», e un ritardo per problemi elettrici che avrebbero potuto destabilizzare chiunque.
Non lui. Dopo la vittoria sul canadese, invece di godersi il meritato riposo, Sinner — insoddisfatto del 50% di prime nel secondo set — si è spostato su un altro campo per un allenamento supplementare. «Ogni dettaglio va sistemato subito», sembra essere la sua filosofia, soprattutto in vista degli ottavi contro Mannarino e della difesa dei punti conquistati nella scorsa stagione americana, da Cincinnati a Flushing Meadows.
«È stato un match difficile, ma queste situazioni servono per prepararsi a uno Slam», ha spiegato nel post gara. Niente scuse per caldo, palline veloci o condizioni imprevedibili: la mentalità vincente di Sinner è tutta nell’adattamento e nel lavoro extra.