Elena Prestes non resta più in silenzio. Dopo mesi di insulti, accuse e tentativi di screditarla insieme al compagno Avier Martinez, la modella brasiliana ed ex concorrente del Grande Fratello ha deciso di reagire. Non con un post rabbioso, non con una diretta infuocata, ma con una mossa che fa tremare i social: avvocati, querele e lettere legali. Un annuncio che segna un punto di svolta, perché per la prima volta una ex “geffina” porta la guerra contro gli haters dai profili social alle aule dei tribunali.
Il suo messaggio è stato diretto come una lama: “Qualsiasi tentativo di diffamazione potrà comportare conseguenze civili e penali”. Non solo in Italia: Elena ha incaricato anche un avvocato americano per colpire chi dall’estero continuerà con offese e campagne d’odio. Una mossa che spiazza tutti. Da vittima di insulti, sceglie di diventare protagonista di una battaglia di principio: dimostrare che dietro lo schermo non tutto è permesso.
Le reazioni non si sono fatte attendere. Centinaia di fan hanno applaudito al suo coraggio, definendola un esempio per chiunque subisca bullismo digitale. Ma, paradossalmente, proprio l’annuncio ha scatenato nuovi insulti ancora più feroci, a dimostrazione di quanto i social siano ormai un’arena tossica dove l’odio non si spegne nemmeno davanti a un avvertimento ufficiale.
La vicenda di Elena racconta però qualcosa di più grande. Ogni anno il Grande Fratello produce popolarità improvvisa e follower a centinaia di migliaia, ma anche un’ondata di critiche, invidia e violenza verbale. Alcuni crollano, altri spariscono. Lei invece ha scelto un’altra strada: la denuncia. Se le sue querele andranno avanti, il “caso Prestes” potrebbe aprire un precedente storico, costringendo gli haters a pensarci due volte prima di colpire.