A Monte‑Carlo, sotto il sole mediterraneo e sui campi impeccabili del celebre Monte-Carlo Country Club, una singola foto ha riacceso la speranza dei fan del tennis in tutto il mondo. Matteo Berrettini, il potente tennista italiano noto per il suo dritto devastante e il suo carisma, è stato immortalato mentre si allenava con il connazionale più giovane, Jannik Sinner – attuale numero 1 del mondo e campione in carica degli US Open. Quella che sembrava una semplice sessione di allenamento è diventata invece un simbolo potente di amicizia, resilienza e, forse, un ritorno tanto atteso.
La foto, pubblicata su Instagram con la didascalia “Step by step with the best” (“Passo dopo passo con il migliore”), mostra Berrettini e Sinner fianco a fianco, racchette in mano e sorrisi sinceri. Per chi conosce il percorso recente di Berrettini, questo scatto è molto più di una semplice immagine: è un messaggio. Dopo mesi di stop e infortuni, esclusioni da tornei come Toronto, Cincinnati e Roland Garros, molti si chiedevano se fosse ormai finita. Ma con questa foto, Berrettini ha fatto sapere che c’è ancora qualcosa da dire.
Nel frattempo, Sinner vola sempre più in alto. A soli 23 anni, è diventato il volto del tennis italiano e un’icona mondiale. Nonostante la fama e la pressione, non ha mai dimenticato chi ha tracciato la strada prima di lui. Con Berrettini ha condiviso Davis Cup, tornei e momenti difficili. E oggi, è stato proprio lui a supportare il “fratello maggiore” nel suo ritorno in campo.
Le dinamiche tra i due a Monte‑Carlo sono state chiare: non era solo un allenamento, ma una dichiarazione. Berrettini non è finito. Sta lavorando in silenzio, un passo alla volta. E ha accanto il numero 1 del mondo.
La stampa italiana ha reagito subito. Gazzetta dello Sport ha titolato “Berrettini torna a sorridere”, mentre Sky Sport Italia ha definito la foto “un segnale di rinascita”. Sui social, l’immagine è esplosa: commenti, meme, analisi, e soprattutto, un grido di speranza: “Forza Matteo!”
Con il tour americano e gli US Open all’orizzonte, c’è chi sogna un ritorno. Anche senza ranking, Berrettini ha ancora un nome che conta. E con il supporto di Sinner, nessuna ipotesi è esclusa.
Ma ciò che colpisce di più non è la strategia, ma il messaggio umano. In un’epoca in cui lo sport è fatto di rivalità e narcisismo, Berrettini e Sinner ci ricordano che esiste ancora lo spirito di squadra, il rispetto e la fratellanza.
La foto di Monte‑Carlo forse sparirà presto dai feed, ma il messaggio resterà: ogni ritorno comincia da un piccolo passo. E a volte, serve solo qualcuno che ti cammini accanto.