Quella che doveva essere una tranquilla gita allo Zo Safari di Fasano si è trasformata in un momento di pura tensione. Giovedì 7 agosto, nel cuore dell’area più temuta del parco – quella riservata ai grandi predatori – l’auto di Antonio si è fermata di colpo. A bordo, il figlio di 3 anni, una coppia di amici e la loro bambina di 4 anni. La moglie di Antonio, per evitare il caldo soffocante, era rimasta in un’altra zona del parco.
“Abbiamo acceso gli abbaglianti più volte per chiedere aiuto. In pochi minuti i ranger sono arrivati e ci hanno scortato fuori”, ha raccontato Antonio al Corriere della Sera. Una volta riparato il mezzo, il meccanico ha confermato: il guasto era dovuto all’usura della puleggia. Un dettaglio banale, ma che, in quel contesto, poteva trasformarsi in tragedia.
Per fortuna, il pericolo è rimasto solo sulla carta e tutto si è concluso con un grande spavento. Ma l’immagine di quell’auto ferma tra i ruggiti dei leoni e lo sguardo delle tigri resterà impressa per sempre nei ricordi di chi l’ha vissuta. Un’esperienza da raccontare… e da non augurare a nessuno.