C’è un cognome che da solo fa notizia. Totti.
E questa volta, non è Francesco né Ilary a tenere banco nei salotti televisivi e nelle redazioni di gossip, ma la figlia appena diciottenne: Chanel Totti.
Secondo le ultime indiscrezioni, Milly Carlucci – regina indiscussa del sabato sera su Rai 1 – ha un solo obiettivo per la ventesima edizione di Ballando con le stelle: portare Chanel sulla pista da ballo più chiacchierata d’Italia.
Non per il talento. Non per la passione. Ma per il cognome.
La proposta sarebbe stata fatta, l’interesse altissimo. Ma tra sogni di debutti mediatici e reality show travestiti da competizione artistica, c’è un ostacolo grande come una villa a Miami: il cachet.
Secondo la ben informata Deianira Marzano, la richiesta economica avanzata da Chanel sarebbe a “molti zeri” – una cifra da top star di Netflix, non da debuttante diciottenne. Eppure, Chanel non cede. Lei non si svende, detta condizioni.
Perché? Perché sa bene di essere la pedina più preziosa del gioco.
Milly la vuole per lo share. La RAI la sogna per il buzz. I giornali la inseguono per lo scandalo. Chanel Totti non è solo una ragazza: è un brand, una calamita di gossip, una figlia di due leggende e un simbolo vivente del divorzio più mediatico del decennio.
La sua presenza sul palco significherebbe:
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Prime file occupate da Francesco e Ilary (magari separati?).
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Paparazzi appostati h24.
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Una narrazione mediatica senza precedenti.
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E social che esplodono a ogni passo di rumba o scivolone sul parquet.
Non bastasse, il cast di Ballando 2025 è già esplosivo: Rosa Chemical, Marcella Bella, Barbara d’Urso, Andrea Delogu… ma serve la bomba. Serve Chanel.
E Chanel, nel silenzio, osserva e aspetta. Non implora. Non cerca visibilità. Lei sa di valere. E, per la prima volta, il potere non è nelle mani della produzione, ma di chi porta il gossip… con un solo cognome.