Elena Prestes non ne può più. L’ex concorrente del Grande Fratello, oggi volto costante del gossip televisivo, ha scelto di passare all’offensiva. Dopo mesi di insulti, accuse e boicottaggi orchestrati sui social, la modella brasiliana ha annunciato di aver ingaggiato un avvocato americano per avviare formali azioni legali contro chiunque continuerà a diffamarla. Un gesto che voleva essere un avvertimento, ma che si è trasformato nell’ennesima miccia capace di incendiare la rete.
Il punto è chiaro: Elena non accetta più che il suo nome venga usato come bersaglio. Dalla fine del reality, l’odio non si è mai fermato. Dai gruppi che segnalavano i suoi profili alle pressioni sui brand con cui collaborava, fino alle accuse di bifobia nate dopo lo scontro con Zeudi di Palma: una campagna costante e organizzata. Non solo lei, ma anche il compagno Avier Martinez è stato travolto dal sospetto che la loro storia fosse “solo business”.
Con un post secco e diretto, la modella ha lanciato l’ultimatum: “Ogni tentativo di diffamazione potrà comportare gravi conseguenze”. Ma invece di placare gli animi, le sue parole hanno generato un effetto boomerang: ironie, attacchi e persino scherni sul fatto di essersi rivolta a un legale straniero. Una reazione che dimostra quanto il fenomeno dell’odio online sia ormai radicato.
Eppure, la battaglia di Elena va oltre la sua immagine personale. La sua scelta segna un confine e apre un interrogativo che riguarda tutti: la via legale può davvero fermare gli haters, o rischia di diventare un’arma a doppio taglio? Nel frattempo, Elena ha deciso di non tacere più: e, nel bene o nel male, questa mossa la rende la protagonista di una guerra che potrebbe cambiare le regole del gioco.