Quella mattina Elise voleva solo portare un mazzo di gigli bianchi alla tomba di suo marito Julienne, morto troppo presto. Il ventre gonfio di vita, il cuore ancora spezzato, i passi lenti tra le lapidi, il silenzio come unica compagnia. Ma il destino, si sa, non bussa mai due volte — irrompe.
Davanti alla tomba, qualcosa di incongruo: un vecchio portafoglio in pelle, mezzo nascosto nell’erba umida. Non sembrava appartenere a nessuno lì presente, eppure pareva attenderla da anni. Lo apre con mani tremanti.
Dentro, vecchie fotografie scolorite: una coppia innamorata, abbracciata in spiagge lontane, in abiti da matrimonio, con figli tra le braccia. Non erano estranei… eppure Elise sentiva il sangue gelarsi.
Quell’oggetto dimenticato parlava di un amore eterno, di promesse mai spezzate. E in quell’istante, tra lacrime e un respiro rotto, la tristezza lasciò spazio a una luce nuova. Guardando il proprio ventre, Elise sussurrò una promessa destinata a cambiare il suo destino:
«Non vivrò più nel dolore. Vivrò per te. E per lui.»
Ma chi aveva lasciato quel portafoglio? Era davvero un caso… o qualcuno, dall’altra parte, aveva trovato un modo per parlare ancora?