Doveva essere una semplice vacanza dopo i Mondiali di Singapore, invece si è trasformata in un caso internazionale che ha fatto tremare la Federnuoto e la Farnesina. Due nuotatrici azzurre sono state fermate all’aeroporto di Singapore perché sorprese ad uscire da un duty free con due piccoli flaconi di oli essenziali non pagati. Un gesto banale, forse una leggerezza, ma dalle conseguenze devastanti: passaporti ritirati, fermo in aeroporto, identificazione tramite video di sorveglianza e l’intervento immediato delle autorità locali.
Con loro c’erano anche Anita Bottazzo e Sofia Morini, inizialmente trattenute e poi subito scagionate grazie alle immagini. La macchina diplomatica italiana – tra ambasciata, Farnesina e federazione – si è messa in moto per ridimensionare il caso, ma il danno d’immagine è stato enorme: da un episodio minimo è nata una figuraccia mondiale.
Ora la vicenda rischia di lasciare strascichi disciplinari pesanti. Per Tarantino, arruolata nelle Fiamme Gialle, si parla di provvedimenti severi: da una semplice ammonizione fino all’allontanamento dal corpo. La Federnuoto, pur ribadendo che i fatti non sono avvenuti in attività federale, ha stigmatizzato l’accaduto e si riserva ulteriori sanzioni. Sui social intanto fioccano prese di distanza e riflessioni amare: tutto per due mini ampolle di oli essenziali che hanno scatenato una crisi diplomatica e rischiano di macchiare per sempre il futuro sportivo e personale delle atlete coinvolte.