Shock e incredulità a Milano per la tragica fine di Paul Baccaglini, 41 anni, ex volto delle Iene e per un breve periodo presidente del Palermo Calcio. È stato la compagna a trovarlo senza vita nella sua abitazione la mattina di mercoledì 10 settembre. L’ipotesi principale resta quella del suicidio, ma i carabinieri mantengono aperto il ventaglio delle indagini: troppe domande, troppi silenzi ancora da chiarire.
Nato negli Stati Uniti da padre americano e madre italiana, Baccaglini aveva costruito un percorso singolare, sospeso tra spettacolo e alta finanza. Prima la radio, con RTL 102.5, poi la notorietà televisiva con Le Iene e una puntata cult con PIF su MTV. Un personaggio fuori dagli schemi, capace di attirare curiosità e critiche, soprattutto quando nel 2017 si presentò come presidente del Palermo, ruolo che però abbandonò dopo appena cinque mesi, lasciando dietro di sé polemiche e promesse mancate.
Parallelamente aveva creato fondi di investimento, cofondato gruppi finanziari e seduto nei board internazionali. Un uomo ambizioso, determinato, eppure spesso percepito come un outsider, pronto a spiazzare con dichiarazioni eccentriche o apparizioni sopra le righe. Proprio questo mix di genio e contraddizione alimenta oggi un interrogativo amaro: cosa può spingere un uomo così pieno di iniziative, apparentemente realizzato, a spegnere la propria luce?
Il cordoglio corre sui social, dove Le Iene lo hanno ricordato con affetto, mentre nel mondo dello sport e della finanza serpeggia lo stesso dubbio: si tratta davvero di un gesto estremo o ci sono dettagli ancora oscuri che verranno a galla nei prossimi giorni?