Un volo maledetto, una decisione che dura il tempo di un battito di ciglia, e un uomo che con la sua insistenza ha scritto una delle pagine più sconvolgenti della televisione italiana. Il 16 agosto l’Italia ha pianto la scomparsa di Pippo Baudo, ma a distanza di giorni il suo mito continua a crescere, alimentato da storie e retroscena che hanno dell’incredibile.
La più clamorosa arriva da Fioretta Mari, attrice e regista, ex insegnante di recitazione ad Amici. Per anni ha taciuto, ora ha deciso di raccontare: “Io sono viva grazie a Pippo”. Non un omaggio qualunque, ma una confessione che ha lasciato senza fiato milioni di italiani.
Era una sera di dicembre al Teatro delle Vittorie di Roma. La valigia pronta, il biglietto aereo in mano, la Mari era già con la mente in Sicilia. Ma in quel momento accadde qualcosa che sfiora il paranormale. Pippo Baudo la bloccò, le chiese dove stesse andando e, con tono categorico, le ordinò: “No, tu stasera non parti”.
Fioretta rimase interdetta, quasi furiosa: quel viaggio era fondamentale. Ma la forza di Baudo era tale che, sfinita, rinunciò al volo. Ore dopo, la tragedia: quell’aereo precipitò. Nessuno sopravvisse. Tra le vittime, anche nomi noti come Enzo Di Pisa. E su quel volo avrebbe dovuto esserci anche Michele Guardì.
Oggi Fioretta, con voce rotta dall’emozione, ammette: “Gli devo la vita. Se avessi ignorato le sue parole, non sarei qui”. Un racconto che ha scosso il pubblico di Estate in Diretta e che ha aggiunto una nuova dimensione al ricordo di Baudo.
Non solo conduttore dei record, non solo colui che ha lanciato decine di carriere, ma un uomo con un intuito raro, capace di fermare il tempo e cambiare il destino. Un gesto istintivo, inspiegabile, che ha trasformato una tragedia annunciata in una vita restituita.
Mentre l’Italia si prepara ai funerali del 20 agosto a Militello in Val di Catania, i social sono esplosi di emozione. “Non era solo televisione: era cuore, vita vera” scrive un utente. “Ha salvato un’anima con la sua insistenza” commenta un altro.
La storia di Fioretta Mari non è un semplice ricordo, ma un pugno nello stomaco che ci obbliga a chiederci: quanto vale una frase detta al momento giusto? E quante vite può contenere l’eredità di un uomo come Pippo Baudo?