Un debutto trionfale ma con un’ombra che ha fatto tremare i tifosi. Jannik Sinner, al suo esordio agli US Open 2025, ha liquidato l’avversario in appena un’ora e trentasette minuti con un punteggio netto e senza storia. Ma la vera notizia non è stata la vittoria, bensì il retroscena arrivato subito dopo.
Abituato a curare ogni dettaglio, Sinner aveva chiesto di continuare ad allenarsi a fine match. Stavolta però il coach Simone Vagnozzi ha imposto lo stop: “No, riposo obbligato”. Il motivo? Una vescica alla mano destra, apparentemente nulla di grave ma sufficiente a far scattare l’allarme tra i fan. Sul diritto si è già notato un leggero fastidio, e proteggere la mano con un tape è stato inevitabile.
Sinner ha provato a rassicurare tutti: “Non sta male, è solo una piccola vescica che mi capita sempre quando sto fermo qualche giorno”. Ma il dubbio resta: a New York il numero uno del mondo difende il titolo, il primato e rincorre il quinto Slam, con Carlos Alcaraz pronto ad approfittare di ogni segnale di debolezza.
La paura è che un dettaglio apparentemente marginale possa trasformarsi in un problema serio, proprio nel torneo più importante della stagione. E i tifosi ora si dividono: prudenza esagerata del coach o reale campanello d’allarme?